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8 ottobre 2013 2 08 /10 /ottobre /2013 13:04

 

 

 

 

L’autunno ha fatto decisamente capolino, le temperature sono decisamente calate ma i colori sono veramente straordinari.

Eccoci, siamo tornate e da qualche tempo lavoriamo alla preparazione di alcune novità in collaborazione con il network di Nikeis – HR in OutsourcingVi aggiorneremo presto!

 

 

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17 maggio 2013 5 17 /05 /maggio /2013 16:08

Il 26° Salone in breve

• La ventiseiesima edizione del Salone Internazionale del Libro si tiene da giovedì 16 a lunedì 20 maggio 2013 al Lingotto Fiere (via Nizza 280, 10126 – Torino). Il Salone 2013 occupa con i propri spazi espositivi quattro padiglioni di Lingotto Fiere: l'1, 2, 3 e 5.
• Orari: gio-do-lu 10-22; ve-sa 10-23. Biglietto intero 10.00 €, ridotto 8.00 €.
• Il Salone è promosso e coordinato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, presieduta da Rolando Picchioni. Direttore editoriale è Ernesto Ferrero. L'organizzazione fieristica e commerciale è di Lingotto Fiere – Gl events Italia.
• Tema conduttore del Salone 2013 è la Creatività e la Cultura del Progetto. L'affascinante processo della creatività umana approfondito nelle sue declinazioni più fertili: le istituzioni, l'economia, le nuove forme di scrittura, la scienza e la tecnologia, le arti figurative e applicate, l'architettura e il design fino alla cucina e alla cultura materiale. Una forza visionaria capace di cambiare la nostra vita, e che ha ispirato la campagna di comunicazione 2013: «Dove osano le idee».
• Le Istituzioni nazionali italiane sono rappresentate al Salone dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento politiche europee, dal Miur - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Ministero della Difesa, Centro per il Libro e dalla Banca d'Italia.
• Confermati i marchi editoriali tradizionalmente presenti, dai grandi gruppi ai piccoli e medi editori, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali.
• Paese Ospite d'onore è il Cile. Gli altri Paesi presenti al Salone: Albania, Arabia Saudita, Finlandia, Guinea, Lituania, Perù, Romania.
• Sono 8 le Regioni Italiane presenti con un proprio spazio: Abruzzo, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria e Veneto. Regione ospite dell'edizione 2013 è la Calabria.
• Ventisei le sale e gli spazi che ospitano presentazioni, incontri, dibattiti. Dai 35 posti della Sala Avorio fino ai 1.900 dell'Auditorium Giovanni Agnelli. Nuove l'Agorà, lo Spazio Casa CookBook, lo spazio Nutrirsi di Paesaggio.
• Completamente rinnovato lo spazio dei Piccoli editori nel Padiglione 1: una grande area, curata nell'allestimento, per dare forza a una delle grandi risorse del Salone. Cuore dello spazio l'Agorà, dove i piccoli editori di tutto il territorio nazionale propongono il meglio della loro produzione e della bibliodiversità che rende unica l'Italia.
• Sono 34 i nuovi espositori che debuttano nel 2013 al Salone, anche grazie ai progetti speciali che ogni anno incentivano la partecipazione di sempre nuove realtà editoriali. In particolare sono 22 i nuovi editori presenti all'Incubatore e 4 a Casa CookBook, che ha contribuito inoltre al ritorno, dopo anni di assenza, di marchi come Bibliotheca Culinaria e Guido Tommasi editore.
• Da rilevare il debutto del colosso canadese Kobo, produttore di ereader e piattaforma di distribuzione ebook con oltre 2,5 milioni di titoli in vendita, protagonista a Book to the Future.
 Connessione wi-fi. I visitatori possono usufruire della copertura wi-fi gratuita senza limiti di tempo nelle seguenti aree: Galleria Visitatori, Sala Gialla, Sala Rossa (situata nel Padiglione 1), Sala Blu (Padiglione 2), Sala Azzurra (Padiglione 3), Arena Bookstock (Padiglione 5). La rete si chiama salto13, la password è salto-13. Il servizio di wi-fi gratuito per il pubblico del Salone è messo a disposizione da Lingotto Fierein collaborazione con la Regione Piemonte. I giornalisti hanno a disposizione la copertura wi-fi in Sala Stampa e su tutta l'area espositiva di Lingotto Fiere, utilizzando la rete "LingottoFiere" e la password che viene loro fornita in Sala Stampa.
• Tutti i programmi del Salone e Salone Off, la planimetria degli stand e le schede degli espositori, le biografie degli ospiti e l'ubicazione dei servizi sono consultabili sulla nuova App ufficiale del Salone per smartphone e tablet, realizzata in collaborazione con Vodafone e scaricabile gratis da AppleStore e GooglePlay. Sconti per tutti negli spazi Vodafone al Salone.
• Dopo l'exploit del 2012, il Salone racconta in diretta Twitter gli eventi principali. Diventa follower: @SalonedelLibro. Partecipa alla discussione con gli hashtag ufficiali #SalTo13 e #SalToff.
• La nuova Lounge del Salone nel Padiglione 1. Uno spazio di 400 metri quadri interamente dedicato all'enogastronomia e riservato al ristoro di espositori, autoriospiti e giornalisti. Ingresso previa esibizione del pass. Menu con prodotti piemontesi di qualità, diverse opzioni possibili: da un veloce snack al bancone alla formula «un piatto e via», fino al servizio al tavolo con tre diversi tipi di menu. Sono previste inoltre proposte personalizzate per vegetariani e celiaci. Ed è in funzione per gli espositori il servizio Eco Box: la consegna dei pastidirettamente allo stand. Richiedete menu e prezzi in Sala Stampa.
• Per l'edizione 2013 del Salone, Lingotto Fiere ha ampliato l'assortimento e l'offerta nei suoi punti ristoro, per soddisfare i gusti e le esigenze alimentari di tutti i visitatori. Le novità più importanti sono la Risotteria e l'Orangerie nel Padiglione 1, la Baguetteria nel Padiglione 2, unagelateria artigianale in galleria e l'ampliamento del menu del ristorante Ciao, al piano rialzato, con piatti riservati alla clientela conintolleranze alimentari, come primi e dolci senza glutine.
• Progetti speciali. Debutta quest'anno Casa CookBook, l'area nel Padiglione 3 interamente dedicata alle pubblicazioni enogastronomiche e di cucina. Altra novità è Social books, il primo esperimento di lettura condivisa e totalmente digitale del Salone, ospitato in Book to the future. Confermati l'Incubatore, che dà spazio alle case editrici indipendenti con meno di 24 mesi di vita, e AdaptLab, il programma di adattamento dei libri allo schermo cinematografico sviluppato all'Ibf.
• Torna nel Padiglione 5 il Bookstock Village con gli incontri delle dieci parole nuove dei ragazzi di Andrea Bajani, i mostri e le creature selvagge di Eros Miari, laboratori, mostre, librerie, il DigiLab e il BookBlog per i «nativi digitali».
• Confermati tutti gli altri spazi più amati dal pubblico. A cominciare da Lingua Madre, l'area dedicata al meticciato culturale, con l'omonimoconcorso per le scrittrici straniere in Italia. Anche Tentazione e meditazione che schiera il meglio degli chocolatiers di Torino e Piemonte in un programma di incontri con scrittori e produttori coordinato dal critico Paolo Massobrio.
• Torna al Centro Congressi del Lingotto dal 16 al 18 maggio con la sua dodicesima edizione l'Ibf - International Book Forum, l'area business del Salone dedicata allo scambio dei diritti editoriali e di trasposizione mediatica dei libri: 24 Paesi rappresentati per circa 600operatori professionali.
• Al Salone si conclude nella mattinata di lunedì 20 maggio con la tradizionale festa finale Adotta uno scrittore, il progetto sostenuto dall'Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte che nei mesi precedenti il Salone ha portato 28 scrittori nelle classi delle scuole medie e superiori del Piemonte e in istituti di rieducazione e comunità, e consente l'ingresso gratuito al Salone a 12.000 studenti.
• Il Salone Off dall'11 al 20 maggio esce dal Lingotto Fiere e porta gli autori a incontrare il pubblico negli spazi di sette circoscrizioni di Torino (la 1, la 23478 e la 9) e a ChivassoSettimoRivoli e Orbassano. Trecentocinquanta eventi in 140 location. Duecento negozi, bar e ristoranti delle circoscrizioni 1 e 8 offrono prodotti e menu scontati a chi si presenta con il biglietto del Salone.
• Per la prima volta 10 Musei e Fondazioni museali private e 13 gallerie d'arte torinesi si uniscono per una mostra diffusa sul tema della Creatività: Dall'idea al chiodo, curata da Luca Beatrice. Un'opera ciascuno, spiegata e illustrata e aperta a ingresso libero. E giovedì 16 apertura fino alle 23 nelle gallerie e nelle aree d'accesso libero ai Musei.
• Al Lingotto in bicicletta. Il servizio di bike sharing [To]Bike allestisce un presidio temporaneo sul piazzale lato Via Nizza. Ingresso ridotto al Salone per gli abbonati e possibilità di acquistare a 5 euro l'abbonamento speciale per i cinque giorni del Salone sul sito www.tobike.it e al Lingotto Fiere presso il desk [To]Bike in galleria visitatori.
• Turismo Torino ha ideato e organizzato in occasione del Salone pacchetti turistici e iniziative per promuovere la città e il territorio della provincia: Torino+Piemonte Card, i tour Books on the bus: a bordo con gli scrittori, visite guidate alle eccellenze piemontesi dell'industria culturale.
• La conferenza stampa di chiusura del 26° Salone Internazionale del Libro è lunedì 20 maggio ore 18,00 all'Arena Bookstock (Padiglione 5).

 

 

 

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12 aprile 2013 5 12 /04 /aprile /2013 08:25

DIRITTI E NUOVE SPERANZE NEGLI ACCORDI CONCLUSIVI DELLA 57° COMMISSION ON THE STATUS OF WOMEN

(La Stampa 28/03/2013)

La presidente di UN Women Comitato Nazionale Italia, Simone Ovart, ha partecipato alla 57° sessione dellaCommission on the Status of Women svoltasi dal 4 al 15 Marzo scorso a New York.  

 

Dopo giorni di confronto e discussione sui diritti da introdurre nelle agreed conclusions, si è giunti ad un documento finale a cui ha apposto la firma anche il rappresentante del nostro Paese.  

 

Nelle agreed conclusions vengono sanciti diritti fondamentali per le donne che, secondo quanto previsto dal documento finale, devono essere supportati da politiche promosse dagli Stati membri per porre fine alla violenza contro le donne e ad ogni forma di violenza a loro diretta.  

 

In particolar modo vengono esortati gli Stati membri a: condannare ogni forma di violenza o discriminazione contro le donne astenendosi dall’utilizzo di qualsiasi giustificazione legata a tradizioni o religioni, a promuovere la piena inclusione delle stesse nel mondo economico e del lavoro attraverso il quale viene garantita loro l’indipendenza, ad aggiornare i sistemi giuridici nazionali per garantire la protezione e l’efficienza della legge contro le violenze di genere e a formare in maniera adeguata, in un’ottica di gender-sensitive, le forze dell’ordine facilitando in tal modo il contatto con le donne vittime di violenza che hanno intenzione di sporgere denuncia. 

 

Inoltre viene sancito chiaramente il dovere per gli Stati firmatari di informare, specialmente i giovani, riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili e riguardo ai metodi per evitarle. 

 

Viene ribadito il dovere degli Stati membri di proteggere i diritti umani delle donne specialmente quelli che concernono il potere decisionale sul loro corpo, in modo da garantire loro una sessualità libera e scevra da costrizioni di alcun genere. 

 

Gli Stati firmatari devono garantire il pieno accesso all’educazione del più alto standard possibile, rendendo la scuola, e la strada per essa, luoghi il più possibile sicuri per donne di tutte le età. 

 

Viene sottolineata, nelle a greed conclusions, la fondamentale importanza rivestita dai media e la necessità da parte degli Stati membri di promuovere attraverso questi una figura della donna non stereotipata o mercificata, formando a tal fine coloro che lavorano per i media in modo da sensibilizzare anche il grande pubblico alle tematiche sulla violenza di genere.  

 

Vengono inoltre promossi investimenti da parte degli Stati membri al fine di creare una rete di supporto che includa anche centri antiviolenza, soluzioni abitative a lungo termine e supporto sanitario, sociale e psicologico completo per le vittime di violenza o abusi. 

 

La Commissione auspica che vengano condotte sempre più indagini riguardanti la violenza contro le donne per poterne conoscere le cause e le possibili soluzioni, anche attraverso raccolte di dati, la creazione di statistiche e la loro diffusione. 

 

Viene affermata infine l’importanza di porre fine alla violenza contro donne e fanciulle per estirpare dalle radici la povertà e la diseguaglianza di genere, con le loro relative conseguenze per un futuro di parità e pace. 

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3 aprile 2013 3 03 /04 /aprile /2013 12:20

 

TUTTOSCIENZE

03/04/2013

Invenzione al femminile celebrata dal Premio l’Oréal

LUIGI GRASSIA

INVIATO A PARIGI

L’idea di base è semplice (poi realizzarla è tutto un altro discorso, ma pian piano ci arriviamo): esistono già, belle e pronte in natura, certe sostanze, chiamate proteine, che operano negli organismi e sono capaci di produrre cose utili alla vita ma anche utilissime (guarda caso) all’industria; alcune di loro dentro alle cellule fabbricano elementi puri e persino metalli. Allora l’idea è: perché non prendiamo queste proteine e le mettiamo a lavorare per noi? Detto e fatto, in Arizona una scienziata italiana sta sviluppando un progetto finanziato dal governo americano per creare proteine artificiali, cioè non esistenti in natura, o per essere più precisi: proteine modificate, differenti in qualche carattere specifico da quelle naturali e capaci di produrre sostanze in modo più efficiente dal nostro punto di vista. Per scendere ancora di più nel dettaglio, la ricercatrice Marina Faiella ha già costruito e sta costruendo presso la Arizona State University proteine artificiali sempre più efficienti come catalizzatori per ottenere idrogeno puro. 

 

La Faiella ha 28 anni e per il suo contributo a questa ricerca ha ricevuto la settimana scorsa a Parigi uno dei premi «For Women in Science» attribuiti da L’Oréal in collaborazione con l’Unesco. 

 

Perché produrre idrogeno è importante? Questo elemento è utilissimo nello sviluppo di tecnologie eco-sostenibili; è il più ecologico dei combustibili e dei carburanti, perché quando brucia si combina con l’ossigeno, formando pulitissima acqua. È il sogno degli ambientalisti. In Italia c’è già qualche distributore di idrogeno per auto e c’è persino una centrale che genera elettricità bruciando idrogeno (a Fusina, Venezia). Però l’idrogeno puro è difficile e molto costoso da produrre. Lo si può ricavare per elettrolisi dall’acqua, scindendo le molecole in due atomi di idrogeno e uno di ossigeno; ma questo richiede energia, tanta quanta se ne ricava alla fine bruciando l’idrogeno e riottenendo l’acqua originaria; e si capisce che in un procedimento del genere, in cui alla fine si ha la stessa cosa che si aveva all’inizio, non ci può essere vantaggio energetico. Oppure l’idrogeno si può ottenere con meno energia, partendo dal metano, ma allora servono catalizzatori costosi a base di platino, che per di più sono inquinanti. Insomma queste strade già battute sono vicoli ciechi. Ecco quindi l’utilità del lavoro americano di Marina Faiella: se riusciamo a far produrre l’idrogeno alle proteine modificate, otteniamo un combustibile economico e non inquinante in quantità illimitata. L’America ci crede e il relativo programma federale vale 700 milioni di dollari. Nel ricevere il premio L’Oréal alla Sorbona, la Faiella ha detto (scherzando, ma mica tanto) che «forse fra un po’ di tempo faremo anche il pieno agli iPad con l’idrogeno!».  Spiega la vincitrice: «Esiste nei batteri una classe di proteine, chiamate idrogenasi, che producono idrogeno per usarlo in una serie di funzioni vitali. Ma queste proteine sono difficili da utilizzare industrialmente. Lavorano in una maniera molto complessa, e l’idrogeno è estremamente reattivo con l’ossigeno», perciò rischia di andare perso non appena prodotto». Quindi nel suo laboratorio in Arizona la Faiella crea bio-proteine artificiali, modificate rispetto agli originali batterici, capaci di fornirci idrogeno in modo più controllabile. Come si fa, all’atto pratico? Il lavoro si divide in due parti: una di fronte al computer e l’altra nel classico laboratorio chimico con provette e alambicchi. «Per prima cosa - dice la ricercatrice - si disegna un modello al computer della proteina modificata, cercando di farla lavorare nel modo che vogliamo». Si individuano nella proteina originaria i «centri catalitici», strutture che producono l’idrogeno, poi li si estrae e li si ricolloca in una proteina più semplice e manipolabile.  Quindi si verifica se questo funziona nel laboratorio di chimica, e qui Marina Faiella dice di sentirsi a casa: «Sono figlia d’arte. I miei genitori sono chimici e io da sempre volevo occuparmi di chimica per lavorare con le provette». L’operazione sulle proteine che va dal computer al laboratorio non si fa una volta sola e non è a senso unico: «È un ciclo iterativo. Si parte da un primo modello, poi si vede se funziona in laboratorio, cioè quanto idrogeno la proteina produce, e che cosa invece non va, allora si migliora il modello al computer, poi si torna in laboratorio e così via. Ci si avvicina all’obiettivo a mano a mano». Non è un caso che L’Oréal abbia istituito un premio internazionale per la ricerca. La cosmesi può sembrare qualcosa di frivolo e invece si tratta di inventare prodotti sempre nuovi che poi finiscono sulla pelle, i capelli e gli occhi; tutto deve funzionare bene o sono dolori (anche legali). L’Oréal ha laboratori a Parigi, a Settimo Torinese e a Chicago. Da 1998 «For Women in Science» ha attribuito premi mondiali e borse di studio nazionali a centinaia di scienziate affermandosi come l’equivalente di un Nobel al femminile per tutte le discipline scientifiche. Il suo scopo: fornire esempi positivi alle ragazze perché sappiano che la scienza fa per loro.  

 

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26 marzo 2013 2 26 /03 /marzo /2013 15:00

 

...“Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo ‘custodi’ della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo! Ma per 'custodire' dobbiamo anche avere cura di noi stessi! (…) Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza!”.

(Papa Francesco, Messa di inizio Pontificato)

 

BUONA PASQUA!

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22 marzo 2013 5 22 /03 /marzo /2013 10:38

MARIO CALABRESI (La Stampa 22-3-2013)

La commozione dei lettori per la scomparsa di Pietro Mennea è quella della maggioranza degli italiani, perlomeno di tutti quelli che hanno la possibilità di ricordare. Ricordare l’emozione di avere un campione della velocità, un mito puro, che ogni bambino cercava di emulare in cortile. Un mito durato per un tempo lunghissimo - 17 anni -, una cosa oggi impossibile. Un tempo in cui i record non venivano battuti ogni anno, in meeting specializzati in cui ogni centesimo viene pagato a peso d’oro. 

 

Era la forza di un’Italia che aveva sposato Pietro Mennea, Sara Simeoni con la stessa forza e passione con cui avrebbe amato Dino Zoff e Paolo Rossi e quel presidente che riportò sul suo aereo la coppa del mondo in Italia: Sandro Pertini. 

 

Mennea negli anni ha poi tentato di tornare alle gare, perfino la strada della politica, ma resterà sempre nei nostri occhi e nei nostri cuori l’immagine di quell’uomo piccolo e asciutto che esce dalla curva tutto storto e piegato, ma che magicamente si drizza e vince. 

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14 marzo 2013 4 14 /03 /marzo /2013 15:13

FRANCISCUS

13 marzo 2013

 
Annuntio vobis gaudium magnum;
habemus Papam:

Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum Georgium Marium
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio
qui sibi nomen imposuit Franciscum

 

Benedizione Apostolica "Urbi et Orbi":

Fratelli e sorelle, buonasera!

Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.

E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella! E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.

[…]

Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!
 

 

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13 marzo 2013 3 13 /03 /marzo /2013 16:48

E' morta Teresa Mattei
scelse la mimosa simbolo dell'8 marzo

Aveva 92 anni era nata a Genova e si è spenta a Lari, in provincia di Pisa. Ha partecipato all'Assemblea Costituente, dirigente dell'Udi. 

di LAURA MONTANARI - Repubblica 13 marzo 2013

Lo leggo dopo

 

C'era lei dietro la mimosa diventata il simbolo della festa delle donne: "Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne" suggerì a Luigi Longo in un lontano 8 marzo. Teresa Mattei è morta oggi all'età di 92 anni a Lari, in provincia di Pisa dove viveva con la sorella Ida. E' stata la più giovane eletta nell'Assemblea Costituente, la chiamavano "la ragazza di Montecitorio". Era nata a Genova ed era l'ultima donna rimasta in vita fra le 21 che avevano partecipato alla stesura della Costituzione. 

Pensiero libero, donna indipendente. "La cosa più importante della nostra vita -disse una volta - è scegliere da che parte stare". Nel 1938 venne espulsa da tutte le scuole del Regno per aver rifiutato di assistere alle lezioni in difesa della razza. Nel 1955 fu "cacciata" dal PCI perchè contraria allo stalinismo e alla linea togliattiana.  

Laureata in filosofia a Firenze, era stata partigiana con il nome di battaglia "Chicchi", molto attiva nella Resistenza e nella lotta di Liberazione, faceva parte dei Gap e, partecipò anche ad attentati in quegli anni difficili (fornì per esempio,come lei stessa confessò in un'intervista al Corriere della Sera, informazioni sulle abitudini di Giovanni Gentile, poi assassinato a Firenze). Sorella di un martire della Resistenza, fu seviziata dalle Ss, le gesta del suo gruppo partigiano sono state raccontate al cinema da Roberto Rossellini in un episodio di "Paisà". E' stata candidata per il Pci all'Assemblea Costituente, nella quale aveva il ruolo di segretaria dell'ufficio di presidenza. "Era una donna di grande intelligenza e di vitalità, infaticabile - la ricorda Patrizia Pacini che per l'Altreconomia ha firmato il libro "La Costituente, storia di Teresa Mattei" - era in prima fila a battersi per i diritti delle donne, per l'uguaglianza dei cittadini, ha lavorato alla stesura dell'articolo 3, cardine della nostra Costituzione".  

Teresa Mattei ha trascorso gli ultimi anni di vita a Lari, un paese in provincia di Pisa. E' stata dirigente nazionale dell'Udi (Unione Donne Italiane). Nel 1966 è diventata presidente della Cooperativa Monte Olimpino a Como, che con Munari, Piccardo e altri realizzava e produceva film nelle scuole, fatti dai bambini. Con la Lega per i diritti dei bambini alla comunicazione ha promosso in tutto il mondo grandi campagne per la pace e la non violenza. In un video ai giovani di un circolo Arci qualche tempo fa disse: "Voi dovete essere meglio di noi, voi siete il futuro. Difendete la nostra costituzione, battetevi per un'Italia fondata sulla giustiza e sulla libertà". 
 

 

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28 febbraio 2013 4 28 /02 /febbraio /2013 15:25
Ecco, fra gli altri, alcuni libri letti in questa fase di preparazione. 
Perchè la raccolta sia feconda è indispensabile prestare particolare attenzione alla salvaguardia della biodiversità!
Qual'e il nesso?
Beh ... mollate gli ormeggi e lasciatevi trasportare dal vento!

 

 

ALDO CAZZULLO 

L’ITALIA S’E’ RIDESTA-MONDADORI (2012)


A prescindere dalle vicende politiche di oggi, ieri e domani è un libro interessante da leggere perché ci aiuta a vedere il nostro paese come un insieme di persone che non si danno per vinte e cercano la soluzione prima che ci pensino le istituzioni. E’ un viaggio in Italia, il nostro paese viene visitato percorrendo le sue città e viene raccontato attraverso alcune esperienze di lavoro che ci danno speranza. E non è solo il caso di Luxottica o di Ferrero di Alba ma anche della catena di gelaterie Grom: parlare di questo nuovo modo di fare gelato é il pretesto per sottolineare i cambiamenti avvenuti a Torino a partire dalle Olimpiadi invernali del 2006. Un bello scossone che ha rinnovato l’immagine della città e ha dato nuovi impulsi ai servizi, ridisegnandoli a misura di turista. E poi l’autore si sposta nel profondo sud interrogandosi su alcuni misteri profondi: Palermo con la mafia e questa durevole connivenza con la politica ma anche le sue testimonianze culturali e artistiche davvero notevoli. E poi Genova e Bologna che tentano la riscossa a fasi alterne. E Firenze, la prima capitale d’Italia, e Dante, Boccaccio, Macchiavelli, Leonardo, Michelangelo,...che, nonostante tutto, sono lì e si respirano a fondo. Non si può tralasciare la lezione di Dante, sempre attuale, e rinverdita da Roberto Benigni. E poi si arriva a Parma che tenta di risollevarsi dopo gli scandali, prima fra tutte a sperimentare il movimento 5 stelle. E Napoli che cerca di farcela ancora una volta con l’aiuto di una nuova amministrazione comunale. E Verona con un sindaco che ha reso possibile un consenso così largo e unanime che a Roma non si riuscirà mai a sperimentare. E Roma che l’autore definisce l’indistruttibile, un paradiso di cui i suoi abitanti non sono consapevoli. E Bari che cerca attraverso scelte economiche di un certo tipo (diventare location di film anche internazionali, ad esempio) di rilanciare il Sud. E Venezia, Milano, Siena che ha visto sbriciolare miseramente una istituzione economica vecchia di centinaia di secoli. E ancora Trieste e l’Aquila. Ovunque c’è voglia di fare e di risollevarsi e, come dicono in Emilia, “dateci tempo e ricostruiremo tutto”. Questa è l’Italia in cui vogliamo ma soprattutto abbiamo bisogno di credere.

 


RITA LEVI MONTALCINI 

ELOGIO DELL’IMPERFEZIONE-GARZANTI(1ED.Novembre 1987)


Sistemando la libreria è ritornato alla luce questo libro della grande Rita. Non è solo un’autobiografia ma è soprattutto la storia degli studi, dell’avventura statunitense, delle ricerche e delle scoperte di questa scienziata unica fino ad arrivare, nel 1986, ad un meritatissimo Nobel per la Medicina. La nascita e la formazione a Torino, i rapporti famigliari, in particolare con l’amatissima sorella Paola, sono descritti nel dettaglio e ne danno veramente un quadro vivace e prezioso. La scelta di dedicarsi alle scienze perché non attratta dalla vita famigliare viene presentata con serenità e un filo d’ ironia. Non era facile allora, come oggi, per una donna scegliere il lavoro e soprattutto la ricerca scientifica. Sono gli anni degli studi con Salvador Luria, Renato Dulbecco per citare alcune tra le menti più eccelse. E poi il racconto di come le infami leggi razziali del 1938 resero impossibile a lei, di famiglia ebraica, di vivere serenamente in Italia, il suo paese, costringendola alla clandestinità. Le peripezie per sopravvivere da ebrea in un paese diventato nemico non le impedirono di continuare i suoi studi in un laboratorio che si costruì da sola. Subito dopo la guerra, insieme a Dulbecco, la Montalcini si spostò negli U.S.A. e di lì si dedicò con grande impulso alle ricerche sul sistema nervoso. La scoperta del Nerve Growth Factor appartiene alla storia della scienza, come pure il suo Nobel e la sua costante e fervida curiosità che l’hanno coinvolta nell’attività di ricerca fino all’ultimo. Onore gloria a questa donna e scienziata che non dobbiamo mai dimenticare.


ADRIANO OLIVETTI

AI LAVORATORI-EDIZIONI DI COMUNITA’ (2012)


Questo libro é un piccolo gioiello che testimonia, ancora una volta, il valore e la profonda statura morale di questo personaggio che ha segnato non solo l’economia ma la società tutta. Una persona, Olivetti, che è sempre andato alla ricerca di una “società a misura d’uomo”. Questo libro riporta i discorsi che Olivetti tenne, nel 1954 a Ivrea e nel 1955, a Pozzuoli a operai e impiegati. Ci sono affermazioni che risultano quanto mai attuali in un momento critico come il nostro. Le sue non sono affermazioni demagogiche ma considerazioni di un imprenditore responsabile. Un industriale attento alle tecniche produttive ma anche all’architettura degli stabilimenti che vanno resi piacevoli e al cui interno vanno contemplate non solo mense ma anche spazi ricreativi e la biblioteca. Ma perché Olivetti agiva in questo modo, quale disegno lo animava? Nel libro il curatore sottolinea il concetto di risarcimento: l’azienda forniva salari che consentivano alle persone di vivere ma, nel contempo, chiedeva fatica, oneri e responsabilità che gravavano sul dipendente e la famiglia. L’azienda dunque risarcisce il dipendente attraverso la realizzazione di migliori condizioni di lavoro. In più, sottesa a tale azione, Olivetti aveva un’idea: “creare un’impresa di tipo nuovo al di là del socialismo e del capitalismo”. La sua era una strada difficile e cioè “ dare vita ad un’impresa dove lavoro, cultura, scienza, gli ideali di giustizia fossero elementi operanti ogni giorno nella vita di ciascun lavoratore”. Un grande obiettivo che non ha potuto mettere in pratica per la morte prematura ma la sua è stata una visione profetica e drammaticamente lontana dalle riflessioni attuali.

 

 

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28 febbraio 2013 4 28 /02 /febbraio /2013 14:59
Inverno, all'apparenza la natura dorme ma sotto la neve i semi si preparano a germogliare!

 

 

Per la stagione autunno inverno abbiamo investito nella semina: riflettuto e progettato, instaurato nuovi rapporti e attivato nuove collaborazioni, allargato la rete.
Ora  a pieno ritmo ci prepariamo per la primavera!
Presto novita!


DSC_0043.JPG

 

 

 

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