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15 aprile 2011 5 15 /04 /aprile /2011 13:21

Il 1 aprile 2011, all’interno del ciclo di conferenze della Fondazione Mirafiore (Tenuta Fontanafredda), ho assistito all’intervento di CATIA BASTIOLI. Una donna, una scienziata, decisamente in gamba e capace di trasmettere nozioni scientifiche in modo chiaro e comprensibile per tutti. Prima di dire cosa ha detto merita conoscerla e qui di seguito riporto quanto presente in Wikipedia:

E’ nata a Foligno il 3 ottobre 1957, è una scienziata inventrice delle bioplastiche. E’ laureata in Chimica presso l’Università di Perugia, inizia  giovanissima a fare ricerca nel campo delle economie sostenibili e delle energie alternative, dei materiali biodegradabili e risorse rinnovabili. Ha depositato 90 brevetti base e 900 brevetti internazionali, tra questi il Mater-Bi, materiale di origine vegetale usato nel confezionamento di sacchetti completamente biodegradabili per la raccolta rifiuti.

Nel 1993 entra in Novamont spa, azienda chimica di cui diventa amministratore delegato, portandola a diventare produttore leader mondiale di prodotti biodegradabili utilizzando materie prime vegetali e fonti rinnovabili a basso impatto ambientale. Oggi con le bioplastiche, oltre ai sacchetti, si producono posate, piatti, bicchieri, giocattoli, vaschette alimentari, pannolini biodegradabili. Nel 2007 è insignita del premio Inventore europeo dell'anno per il suo brevetto per i sacchetti di origine vegetale Mater-Bi. Un sacchetto in plastica per decomporsi impiega dai 100 ai 400 anni, un sacchetto in Mater-Bi si dissolve nell'aria in poche settimane. Nel 2008 riceve la laurea honoris causa. Questa la motivazione del conferimento: "La Dottoressa Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont SpA, autrice di rilevanti contributi scientifici sia sotto forma di pubblicazioni che di brevetti internazionali, ha contribuito a creare una cultura industriale particolarmente sensibile ai problemi di impatto ambientale e di eco-sostenibilità dei processi produttivi, curando inoltre la formazione di un nucleo di ricercatori dotati di una ricca preparazione multidisciplinare nel settore delle bioplastiche. Per questi motivi il Consiglio di Facoltà ha deciso di conferirLe la Laurea Honoris Causa in "Laurea Specialistica in Chimica Industriale".

A questo va aggiunto quanto sentito in quella sede. Bastioli ha parlato di ambiente sostenendo che è in atto da tempo un uso sconsiderato del pianeta e delle sue risorse. La soluzione è quella di riportare al centro dell’economia l’uomo, ritornando alla qualità. Quando si parla di ambiente e problemi connessi, ciò su cui bisogna concentrare l’attenzione sono questi punti:

1)   Come produrre materie prime

2)   Come utilizzare i prodotti

3)   Come usare i prodotti a fine vita

Questo significa avere una visione sistemica.

Ciò vale per ogni tipo di prodotto, dalla plastica all’energia nucleare. Come diceva Bastioli, il punto non è tanto farne uso quanto capire cosa fare quando i prodotti sono da buttare via.

In modo molto bilanciato ha parlato anche di nucleare, precisando che in un paese come il nostro non ha senso ricorrere a questa forma di energia perché richiede uno straordinario investimento economico che, vista la nostra attuale crisi, è controproducente. Una centrale nucleare richiede un decennio di costruzione per essere veramente a norma e, inoltre, prima di entrare a regime passano decenni. Non solo, le scorie dove vanno, come sono stoccate? E’ una domanda che ad oggi non conosce risposta. E quindi, in modo sensato e ragionevole, chiediamoci: VOGLIAMO L’ENERGIA NUCLEARE? NO, GRAZIE!

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