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7 settembre 2011 3 07 /09 /settembre /2011 15:36
Lavoro e ritorno alla natura 
business innovativi nei campi 


Dall’allevamento di struzzi e farfalle agli orti sui tetti, dagli impianti di biogas all’orto biologico “on line”, fino agli “agri-asili”. Sono tante le nuove professioni e le idee imprenditoriali che provengono dal mondo agricolo. Per sostenerle arrivano anche gli “Oscar Green” di Coldiretti

 

di PIETRO SCARNERA
Dall’allevatore di farfalle per organizzare “butterfly wedding” al creatore di “tetti verdi”. Sono alcune delle opportunità che il “ritorno alla terra” può offrire in materia di lavoro. L’agricoltura e i mestieri legati alla natura sembrano gli unici al momento ad essere davvero a prova di crisi. Secondo Coldiretti, nel 2011 la maggior crescita di occupati si è avuta proprio nei campi: i lavoratori dipendenti impegnati in campagna sono cresciuti del 6% nel primo trimestre dell’anno, ed è proprio questo il settore produttivo che ha conosciuto l’aumento maggiore. Ma non è solo il lavoro agricolo “tradizionale” a offrire opportunità. Nell’assemblea nazionale “I valori della nuova manualità”, Coldiretti ha presentato alcuni nuove professioni e idee imprenditoriali legate alla natura e al biologico.
Il “Butterfly wedding”, ad esempio, è un’invenzione di Donatella Di Cola, che da 25 anni gestisce un’azienda agricola a Paliano, in provincia di Frosinone. L’idea è semplice: sostituire, al momento dell’uscita degli sposi, il lancio del riso con un volo di farfalle. Il progetto, premiato anche dal ministero delle Politiche agricole, ha anche un valore ecologico: le farfalle sono a rischio estinzione e con la sua attività la Di Cola contribuisce al ripopolamento della specie. Ma anche dal punto di vista imprenditoriale l’idea è un brillante esempio di diversificazione, visto che l’azienda si occupa tradizionalmente di allevamento di bachi per la pesca. Non è l’unico esempio: Terenzio Boscolo e Loredana Brunello in provincia di Rovigo allevano oltre 300 struzzi che non solo danno carne e uova, ma forniscono le piume che dopo essere state lavate, asciugate e vaporizzate vengono dipinte e diventano ventagli per gli spettacoli di burlesque.
Anche nella natura, insomma, c’è spazio per l’innovazione. Secondo Coldiretti, “l’agricoltura è in grado di offrire opportunità occupazionali a 250mila lavoratori nei prossimi dieci anni”. A crescere sarà la domanda di livelli più elevati di professionalità. “Le difficoltà di reperimento di manodopera si registrano infatti per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative”. Lo dimostra l’attività di Vittorio Sangiorgio, delegato nazionale dei giovani imprenditori di Coldiretti. Con la sua azienda agricola (con base a Salerno) Sangiorgio ha avviato un’attività per la costruzione di “tetti verdi”: orti allestisti appositamente per crescere sulle terrazze degli edifici cittadini. Il vantaggio non è solo “alimentare”: la copertura migliora anche l’efficienza energetica e il deflusso delle acque piovane.
Dall’incontro fra campagna e città, in effetti, possono nascere diverse idee imprenditoriali. Come gli agri-asili, diffusi soprattutto in Veneto, Piemonte, Trentino e Friuli, per permettere ai bambini di crescere in un ambiente naturale, all’aria aperta, scoprendo piante e animali. Proprio per sostenere i progetti imprenditoriali legati all’agricoltura, i giovani di Coldiretti hanno lanciato nel 2009 gli “Oscar Green” (www.oscargreen.net), riconoscimenti che premiano le idee più innovative nel settore.
Qualche esempio? Tra i selezionati all’ultima edizione del concorso, che è sostenuta anche dall’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, c’è l’azienda di Livio Cantalupo (Ponte San Pietro, Bergamo), che produce ortaggi biologici usando erbe selvatiche per attirare predatori naturali antagonisti dei parassiti. Tramite il sito internet i consumatori possono fare la spesa, controllare in tempo reale quali sono i prodotti disponibili e seguire la coltivazione e la raccolta. Già 70 famiglie fruiscono in maniera stabile della consegna a domicilio delle verdure, effettuata con un furgone a metano.
Su tutt’altro versante l’attività di William Luzi, di Sant’Angelo in Vado (Pesaro), che ha realizzato il primo impianto di biogas delle Marche. L’energia, prodotta dai liquami dell’allevamento gestito dall’azienda, serve a produrre elettricità e a riscaldare. Divisi in categorie, gli Oscar Green hanno una sezione dedicata alle imprese neonate: si chiama “In-generation” e premia le aziende innovative che hanno massimo un anno di vita.
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