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14 dicembre 2011 3 14 /12 /dicembre /2011 08:22

 

 

13/12/2011 - VOCI INSITENTI DEL PASSAGGIO DI PROPRIETA' AD UN OLIGARCA RUSSO
Giovedì annunciata una conferenza stampa a Canelli. La casa vinicola fondata nel 1851 da Carlo Gancia. Sei generazioni di imprenditori e l'unico spot di Alberto Sordi
SERGIO MIRAVALLE
La Gancia, storica Casa spumantiera piemontese potrebbe essere entrata nell'orbita della vodka. Secondo fonti russe l'oligarca Rustan Tariko, che controlla numerose aziende del settore ed in particolare il marchio Imperial, avrebbe acquisito quote dell'azienda italiana con cui era già in affari sul mercato polacco e dei Paesi baltici.
Da Canelli, dove ha sede l'azienda non ci sono, per ora, conferme ufficiali. L'amministratore delegato Paolo Fontana si limita ad annunciare una conferenza stampa indetta per giovedì 15 in azienda per fare il punto sul momento del mercato e spiegare nuovi accordi commerciali.  Le voci russe, rimbalzate sui siti, indicano la cifra di 150 milioni di euro come valore della transazione il che equivarrebbe a circa due e volte e mezza l'ultimo fatturato dell'impresa italiana, che conta un centinaio di dipendenti.
Gancia è tra le etichette più note delle bollicine italiane. Oltre all'Asti docg, è stata la prima a lanciare gli spumanti brut monovitigno come il Pinot di Pinot.
Recentemente ha ceduto il marchio Conte di Mirafiore al patron di Eataly Oscar Farinetti che lo ha riportato nell'ambito  dei Tenimenti di Fontanafredda, da lui rilevati dal Montepaschi di Siena. Erano state disinvestite anche le tenute agriucole dei Vallarino che avevano visto la Gancia impegnata sul fronte dei vini rossi dal Barolo, alla Barbera all'Albarossa.
Se il marchio Gancia dovesse passare di mano e diventare russo finirebbe una storia industriale familiare iniziata sei generazioni fa con Carlo Gancia che per primo in Italia nel 1851 mise a punto un sistema di spumantizzazione simile a quello da lui imparato in Francia a Reims, nelle cantine dello Champagne.
Il successo di quello che allora era etichettato come Asti Champagne fu travolgente e la Gancia divenne capofila di uno svluppo industrale che ha visto nascere marchi come Contratto, Bosca, Riccadonna, Tosti ecc.
L'azienda a lungo affidata a Vittorio Vallarino Gancia con il cugino Lorenzo, che ha ampi interessi agroindustriali in Sudamerica a far da supervisione, era passata sotto la gestione operativa dei tre cugini Lamberto e Max (figli di Vittorio) ed Edoardo (figlio di Lorenzo). 
Lamberto Gancia ha vasti compiti di rappresentanza imprenditoriale alla presidenza della Federvini nell'ambito di Confindustria.
Da qualche tempo l'amministratore delegato è  Paolo Fontana che ha guidato anche la ristrutturazione con spostamenti di uffici commerciali a Milano e il mantenimento delle storiche cantine a Canelli, dove è allestito un bel museo della storia dello spumante e delle pubblicità Gancia con l'unico spot d'epoca girato da Alberto Sordi per fare la réclame all'amaro Gancia.
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